Santella dei Casotti

La piccola chiesa dedicata alla Vergine Maria “Salus Infirmorum” è un luogo di culto conosciuto popolarmente come santella dei Casotti, legata ad importanti eventi storici della città, come la battaglia del primo settembre 1701.

Santella dei Casotti
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Descrizione

La strada che da viale Mellini conduce alla campagna immediatamente a est del centro storico di Chiari è chiamata via della Battaglia a ricordo della sanguinosa battaglia campale che, proprio in questo luogo, vide fronteggiarsi le armate delle maggiori potenze europee nella guerra per la successione alla corona di Spagna.

Il 1 settembre 1701 a Chiari si scontrarono gli austriaci comandati dal principe Eugenio di Savoia e i francesi guidati da Amedeo di Savoia, Catinat e Tessé coordinati da Villeroy.

A poco valse la neutralità di Venezia, sotto il cui dominio era il territorio clarense: le truppe imperiali infatti, per evitare lo scontro in campo aperto, occuparono la rocca minacciando di distruggere la città in caso di resistenza da parte del capitano veneto Giuseppe Colombo. L’occupazione austriaca di Chiari durò alcuni giorni in attesa che i Francesi, in assedio sotto le mura, sferrassero l’offensiva. In balia dei due schieramenti, la città, la campagna e la popolazione furono saccheggiate senza alcun rispetto.

Nel pomeriggio del 1 settembre avvenne lo scontro, fatale per la coalizione franco-spagnola: in poche ore persero la vita 2500 soldati e 200 ufficiali. Gli austriaci rimasero nel territorio di Chiari fino al mese di novembre dello stesso anno, vivendo di razzie che avrebbero segnato l’economia locale nei decenni a seguire.

La battaglia di Chiari è chiamata dai Clarensi battaglia dei Casotti, nome che rimanda ai ricoveri approntati in questa area durante la peste del 1478 e rimasti in uso per secoli.

In questo luogo gli scampati alla peste costruirono una santella dedicandola a Maria Salus Infirmorum, detta popolarmente “Madonna dei Casotti”.

Dopo un lungo periodo di trascuratezza, nel XIX secolo la cappella fu acquistata dalla famiglia Rota e restaurata con il contributo del re Vittorio Emanuele II, la cui prodigalità è ricordata in una lapide ancora in situ. Grazie alla cessione da parte della famiglia Lancini di alcuni terreni a nord della cappella, verso il 1880 fu costruito il portichetto che, inglobando l’antica via dei Casotti, è ancora oggi peculiare caratteristica dell’edificio.

Estinta la famiglia Rota, la cura della cappella passò alla famiglia Lancini e dagli eredi di questa fu poi acquistata dal Comune di Chiari nel 2004.

Interventi di restauro promossi nel 1928 riguardarono l’altare in legno dorato e la pala, opera dell’artista Pinchetti, raffigurante la Vergine con il Bambino, san Rocco e gli appestati (1743).

Un antico bassorilievo in stucco dipinto, noto come la “Madonna dei Tedeschi”, adorna la parete destra della cappella. Secondo la tradizione locale questa rappresentazione della Vergine con Bambino fu trovata, appesa a un albero, dopo la battaglia del 1701. Alla fine della seconda guerra mondiale, all’indomani della partenza dei Tedeschi da Chiari, sulla parete opposta fu collocata la splendida terracotta dello scultore Pietro Repossi in cui sono ritratti i quattro santi protettori della città: Faustino, Giovita, Agape e Bonifacio.

 

Didascalie e referenze fotografiche

  • La battaglia di Chiari in una stampa della prima metà del XVIII secolo.
  • La santella dei Casotti in una cartolina del primo Novecento (Archivio fotografico Comune di Chiari).
  • Bassorilievo in gesso detto “Madonna dei Tedeschi”, XVIII secolo (part.) (Francesco Felotti).
  • Pietro Repossi, Madonna con Bambino e i santi Faustino, Giovita, Bonifacio e Agape, XX secolo (part.) (Francesco Felotti).

 

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Modalità d'accesso

Edificio a piano terra.

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Indirizzo

Via della Battaglia, 25032 Chiari BS, Italia
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Punti di contatto

Ufficio Cultura Comune di Chiari (mar-gio ore 9.00-12.00) : +390307008369
Ufficio Cultura Comune di Chiari : cultura@comune.chiari.brescia.it

Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2024, 08:51

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